Joseph Milic-Emili, 1931 - 2022
Un ricordo di Joseph Milic-Emili
(di Matteo Pecchiari)
Sono passati quasi tre anni dalla morte del prof. Joseph Milic-Emili (Milic per gli amici).
La sua scomparsa ha riempito di tristezza quanti lo avevano conosciuto, in particolare le persone che hanno avuto modo di lavorare con lui qui all’Istituto di Fisiologia Umana di Milano (ora parte del Dipartimento di Fisiopatologia e dei Trapianti). Non so cosa pensasse Milic a riguardo, ma sicuramente questo posto era, in un certo senso, un punto di riferimento per lui, il posto da cui era partito e a cui tornava volentieri.
Per anni Milic continuò a collaborare con il prof. D’Angelo e con me su argomenti di fisiologia e fisiopatologia respiratoria. La nostra collaborazione è continuata fino a pochi anni prima della sua morte, dopo che aveva ridotto, per motivi di salute, le sue attività di ricerca. Non si era mai convertito all’uso della posta elettronica, e le nostre comunicazioni avvenivano o per telefono o, più frequentemente, tramite posta aerea, buste bianche con bordi rossi e blu piene di francobolli colorati. L’impronta di Milic è ancora presente in lavori pubblicati recentemente (Pecchiari et al., 2020; Radovanovic et al., 2018; Zilianti et al., 2021), frutto di discussioni avute con lui durante la stesura di alcune tesi di laurea.
Qui non voglio parlare dell'importanza dei suoi contributi scientifici alla fisiologia respiratoria e alla medicina in generale, o del suo ruolo nella formazione e nella crescita di generazioni di studiosi del sistema respiratorio. Altri lo hanno già fatto, meglio di quanto possa fare io (Miserocchi, 2022; Petrof, 2022; Petrof and Eidelman, 2022; Ranieri and Guérin, 2022; Siafakas and Koulouris, 2022; Tantucci, 2022).
In questa pagina, dove è disponibile il filmato dell'ultimo seminario tenuto da Milic all'Istituto di Fisiologia Umana di Milano, vorrei semplicemente ricordare quanto fosse una persona simpatica e gentile, mostrando alcune foto fornite da Roberto Perissin, che ringrazio per la cortesia.
Per molti anni è stato organizzato a Treviso un convegno intitolato "Milic & his friends", al quale si esibiva un gruppo jazz di medici coordinato da Roberto Perissin.
Non so esattamente quale fosse il ruolo di Milic nella band, ma certamente contribuiva a scaldare l'atmosfera.
Di seguito sono mostrate alcune foto di Milic al Flow-Volume Underworld, un leggendario congresso informale di fisiologia respiratoria, ben descritto da Peter Macklem (Macklem, 2004) con le parole:
“Alle cene, che di solito venivano fatte nella casa di qualcuno dei partecipanti, gli alcolici fluivano tanto liberamente quanto le argomentazioni, contribuendo senza dubbio alla loquacità, anche se forse non alla logicità di quanto discusso”.
Non so esattamente a chi o a cosa Milic e il prof. D'Angelo stessero mirando.
E’ possibile che la mira non fosse molto precisa, dato la quantità di alcolici che circolavano in quelle occasioni.
L’ultima volta che ci siamo visti di persona (qui a Fisiologia Umana nel 2014 per il seminario) Milic mi mostrò una strana diapositiva a cui teneva molto. La diapositiva riportava i nomi delle persone con cui aveva collaborato insieme ad alcuni degli argomenti che hanno costituito la sua attività di ricerca. Negli anni che seguirono mi scrisse di aggiungere qualche nome (non si era mai rassegnato all’utilizzo dei computer).
Perché Milic era così affezionato a questa diapositiva? Ce lo dice lui stesso in un suo articolo autobiografico (Milic-Emili, 2002):
“Mi sono accorto che, in questo momento della mia vita, i nomi e i ricordi dei miei coautori sono diventati più importanti per me che il contenuto scientifico dei miei lavori”
Penso che gli avrebbe fatto piacere essere ricordato così, non solo e forse non tanto per le sue scoperte scientifiche, ma soprattutto per le relazioni umane che era riuscito a creare.
Milano, 15-11-2024
Matteo Pecchiari